Com’è noto, le premesse di un modello causa-effetto prevedono che l’insieme delle cause, o circostanza causale di un evento, accada in un momento temporalmente precedente rispetto all’effetto. Questo, a meno che non parliamo di fisica quantistica… 😉
Ovvio no? Per nulla, c’è chi prova a sostenere il contrario (cliccare sull’immagine per vederla al 100%):
Sottolineo che qualunque apparente paradosso si elimina con la considerazione che, al fine di esercitare una azione nel presente, è logico considerare nella circostanza causale tutte le informazioni e emozioni (es. aspettative) che concorrono all’esecuzione dell’azione, indipendentemente dal fatto che esse riguardino eventi presenti, passati o (probabili) futuri. L’orrore logico di considerare un qualsivoglia evento futuro nelle circostanze causali del presente, all’atto pratico potrebbe portare a pesanti ripercussioni (anche solo economiche, per uno che si occupa di economia), dovute al fatto di considerare la realtà futura come presente, ovvero non essere in grado di distinguere la percezione di un evento dall’evento stesso.
P.S. Nella discussione avevo segnalato come link un libricino sul determinismo che mi è rimasto impresso: “Sei davvero libero?” di T. Honderich. Mi piace perchè ha tutto quello che serve ad un libro di filosofia: è corto, costa poco e ha un titolo accattivante.
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