fallacie logiche

Logic Check n. 1 – Gruber / Le Pen

Qualche tempo fa scrissi un post con un vademecum per le manipolazioni retoriche e logiche in un discorso, le cosiddette fallacie logiche (reto-logiche). Con questo post provo ad applicare quello schema ai dibattiti tv. L’ho chiamato (impropriamente) Logic Checking, perchè oltre al Fact Checking – al controllo dei fatti – serve un controllo della coerenza di ciò che si dice, della razionalità degli argomenti, delle eventuali manipolazioni fatte al solo scopo di “vincere” un dialogo, anche se magari si ha torto.

Per cominciare, ne ho scelto uno… facile facile:

LE FALLACIE SEGNALATE NEL VIDEO:

PERCHE’: La Gruber parte dal presupposto che la sola naturale conseguenza dell’abbandono della moneta unica sia quella che lei sostiene, cioè che non vi siano alternative e che si tratti di un dato di fatto.

PERCHE’: A prescindere dalla veridicità di quanto affermato dalla Gruber, l’unica argomentazione addotta riguarda una (improbabile) unanimità di “tutti gli analisti”

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Che vuol dire questo “esercizio”?

Semplice, siamo in un periodo in cui è sempre più difficile formarsi un’opinione, e d’altra parte siamo in mezzo ad un mare di manipolazioni dell’informazione, volte a convincere l’opinione pubblica di un’idea piuttosto che un’altra.

Come si forma un’opinione?

Con 3 componenti fondamentali:

  1. Carica emotiva: la più inconsapevole e al contempo la più importante delle forze che ci porta a fare una scelta. Scegliamo di credere a un’idea perchè ci sembra bella, ci gratifica, ci assolve da una colpa, ci fa sentire maturi, ecc. ecc. Colpisce le nostre emozioni.
  2. Carica esperienziale: scegliamo di credere a qualcosa perchè abbiamo sperimentato, direttamente o indirettamente, che per noi ha senso. Sarà molto difficile convincere qualcuno che “il sole non scalda” se egli ne può fare esperienza tutti i giorni. Esperienza è anche ciò che abbiamo studiato, che entra a far parte di noi: ad esempio, a scuola abbiamo studiato che la velocità della luce non è superabile? Questo diventa parte della nostra esperienza e condiziona ciò in cui siamo disposti a credere: le esperienze sono anche le “idee pregresse”.
  3. Carica razionale: la coerenza logica di un discorso ci permette di pensare che sia “credibile”. E’ la più debole delle 3 componenti in molti dei nostri processi decisionali.

La prima e la seconda componente variano da persona a persona, ma la logica è in certa misura UNIVERSALE. Per questo, visto che ci avviciniamo alle europee e siamo di fronte ad accesi dibattiti su questioni (apparentemente) complesse, come il tema dell’euro e dell’Europa, quale momento migliore per fare del Logic Checking?

L’economia è qualcosa che pochi masticano bene. Parlando con le persone che conosco e che frequento mi sono accorto che per molti è onestamente difficile “farsi un’idea” concreta degli argomenti di cui si parla in questo tempo di crisi. Ci si appella al caso particolare vissuto in un’azienda o in una famiglia, ci si appella alle parole di un professore o di un amico “che se ne intende” (la componente n.2, le esperienze). Ci si aggancia ai messaggi televisivi e alle speranze che vengono proposte (la componente n.1, l’emozione).

Ma anche se di economia (o di astronomia, o di letteratura russa..) non capiamo nulla, resta sempre un’arma che entro certi limiti funziona, ed è la dialettica: capire quando un discorso è coerente o no, indipendentemente dal tema trattato. Capire quando si parla di contenuti o si cerca solo di convincere l’altro o di depistare e boicottare un dialogo costruttivo, fondato sugli argomenti e – per quanto possibile – sui fatti.

Per questo invito tutti (o voi che passate di qua) a partecipare al Logic Checking!

 

P.S. per la realizzazione del video ho utilizzato Mozilla Popcorn Maker


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