Rainews, servizio sulla fine della tregua usa-russia in siria:
– Titolo: La pazienza è finita (sottinteso che la pazienza è la virtù degli americani)
– servizio: inizia con un paio di bambini morti per colpa delle bombe di assad e dei russi
– poi un americano dice che i russi non hanno fatto progressi anche se (gli usa) li hanno lasciati fare, e ora la pazienza è finita (cfr titolo del servizio)
– poi un russo dice che la tregua salta perchè gli americani hanno violato gli accordi (quali? come? è vero? non importa, non è dato saperlo)
– poi putin fa saltare l’accordo sul plutonio, che ci riporta ai tempi della guerra fredda
– infine faccione di gentiloni che dice che i russi devono darsi una regolata
Ora: io sono poco informato sulla questione siriana nel complesso, dal passato fino ad oggi. E sono dell’idea che su questa questione, come su tutto, per esprimere una opinione sensata uno debba informarsi MA il punto è: si può credere ad una informazione così?
Non è necessario essere superinformati per rifiutare dei raccontini visibilmente manipolati, illogici, strumentali e vigliacchi. E’ doveroso sputare in faccia a questo tipo di disinformazione, intrinsecamente violenta perchè capace di usare di tutto, in primo luogo i bambini morti, per far sì che il destinatario abbia una ben precisa opinione su quello che sta accadendo.
A cosa serve la notizia in sè? La notizia è solo una: c’è una guerra, noi stiamo dalla parte degli USA, qualunque sia “la verità”. Punto.
Questo esempio, come in milioni di altri, punta il dito sul fatto che molto prima del fact-checking viene la parola, la COERENZA INTERNA di un discorso, gli strumenti della retorica e della logica.
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