Nella infografica qui sotto si vedono 10 campi in cui si è “capito di più” su come funziona il cervello e la mente da un punto di vista scientifico. Un riassunto brevissimo:
1. Ancora nessuna cura per l’Alzheimer ma pare che possa funzionare bene un vaccino contro gli accumuli di beta-amiloide, uno dei composti “imputati” di provocare i danni che portano alla malattia di Alzheimer
2. Con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) è possibile monitorare le aree del cervello attive durante particolari task, e in alcuni casi fare l’inverso, cioè capire cosa una persona sta pensando a partire dall’attività cerebrale rilevata
3. L’intelligenza dipende dalla genetica (si ma come hanno misurato questa “intelligenza”? boh, non lo dice). Insomma pare che la genetica influisca per un 40% sulle differenze intellettive individuali
4. Ci sono 2 tipi di intelligenza, l’intelligenza “cristallizzata” e quella “fluida”
5. Ci sono similarità genetiche tra l’autismo e l’ ADHD (disordine dell’attenzione con iperattività)
6. Essere innamorati nel cervello ha un effetto simile a un tiro di cocaina 😀 . Tenersi per mano tra innamorati riduce il senso del dolore
7. Se sviluppassimo le nostre abilità in gruppo, con attività per promuovere l’intelligenza collettiva, saremmo capaci di grandi cose (capirai che scoperta)
8. Sono stati fatti degli esperimenti in cui si è provato a realizzare degli avatar in connessione con il cervello di alcuni individui (proprio come nel film Avatar, più o meno). Oltre al fatto che dev’essere un’esperienza spirituale fighissima, in realtà questo è stato fatto per vedere se è possibile “riprogrammare” il modo in cui il cervello vede il proprio corpo, usando al suo posto un corpo digitale. Questo sì che è interessante
9. Somministrando dei farmaci (nel topo) è stato possibile impedire il passaggio da memoria a breve termine verso memoria a lungo termine. Queste ricerche possono essere utilizzate anche per potenziare la memoria
10. L’uso dei social network da un lato può aiutare i timidi ad esprimersi, dall’altro stimolare il narcisismo e portare a un più basso rendimento scolastico
11. Ma non dovevano essere 10 punti? Boh, io ne ho contati 11, infografiche bugiarde. Comunque. Il modo in cui pensiamo il dolore influisce molto su come lo percepiamo e c’è molta variazione nella percezione da persona a persona. Si può imparare a controllare e limitare la percezione del dolore. (Anche qui, scoperta dell’acqua calda)
Ed ecco l’infografica, con i disegnini tutto è più figo:
Claudio
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